Il cane, si sa, è un animale sociale, è quindi geneticamente predisposto a interagire con gli altri cani; è infatti provvisto di un complesso sistema di comunicazione che gli permette di inviare messaggi e riceverli, ma teniamo presente che relazionarsi con altri esseri viventi è una necessità, un aspetto fondamentale per la sua vita.
Per il nostro amico insomma poter frequentare suoi simili soprattutto in libertà (libero dal guinzaglio) è molto importante; naturalmente come giocano o interagiscono tra loro è una cosa che con noi, per quanto ci possiamo impegnare, non possono fare!
Molto spesso mi capita di incontrare cani che non hanno mai occasione di frequentare altri cani; qualche volta è perché il proprietario ha paura degli altri cani, altre perché il proprietario pensa di avere un cane “aggressivo” e non si fida a lasciarlo con altri cani, ma molto spesso il punto è la mancanza di consapevolezza dell’importanza di questo aspetto nella vita di un cane.
Ma mentre ai cuccioli i cani adulti concedono qualche errore (proprio perché sono cuccioli) e con pazienza insegnano loro le buone maniere, i cani adulti tra loro sono più intransigenti e non ammettono troppi errori. Per questo è fondamentale che fin da cucciolo il cane abbia modo di frequentare altri cani, così da “prepararsi” per quando sarà adulto a sua volta.
Il fatto di essere abituati a frequentare altri simili, fa sì che il cane non perda, ma anzi sviluppi ancora maggiormente, quelle capacità comunicative che gli permettono di capire gli altri cani e reagire di conseguenza. Se un cane sarà minaccioso, il cane lo capirà e si terrà alla larga, perché capisce il messaggio (nessun cane equilibrato ha voglia di andare in scontro senza motivo); se uno dei due cani si comporta in modo scorretto, può essere che l’altro cane reagisca ma state tranquilli che due abbai e un ringhio non sono altro che un modo per dire “ehi stai attento!”. Teniamo sempre presente che sono animali, qualche azzuffata senza conseguenze è del tutto normale, capita che in qualche “discussione” scappi un graffio, ma assai difficilmente si fanno davvero male!
Anche quando il cane risulta aggressivo o incapace di comportarsi con gli altri in modo adeguato, metterci “una pietra sopra” e arrendersi al fatto che il proprio cane non possa mai restare in compagnia dei suoi simili, non è la scelta giusta; ci sono percorsi riabilitativi e attività apposite fatte per risolvere questi problemi, ma eliminare questa importante fetta dalla vita di un cane è ingiusto in primis nei suoi confronti. Sarebbe come dire che a un bambino che fa una rissa verrà per sempre impedito di frequentare altri simili! Anche io feci questo errore con un mio cane anni fa, quando non avevo idea del fatto che il “problema” si potesse risolvere, ma è stato molto faticoso andare avanti per anni con il terrore di andare in giro e incontrare altri cani liberi, se avessi invece saputo che si poteva risolvere!
Per concludere, bisogna tenere presente quanto sia fondamentale per un cane, fin da cucciolo, ma per tutta la vita, frequentare altri cani (anche conoscendone di nuovi). Anche se il vostro cane non è un giocherellone, non importa, perché quando incontra un altro cane parte un rituale di conoscenza e scambio di cui magari voi non vi accorgete, ma che è importantissimo! Molti cani stanno bene in mezzo agli altri anche senza giocare (che è un atteggiamento più tipico dei cuccioli o di certe razze, ma non di tutti gli adulti). E non abbiate paura dei cani grandi, spesso sono più mansueti di quelli piccoli e ricordate che il cane di norma non ha alcun interesse di entrare in conflitto anzi, se è un cane correttamente socializzato farà di tutto per evitare qualsiasi discussione.
Se invece avete difficoltà nella gestione di questo aspetto della vita del vostro amico a quattro zampe, ma ci tenete che viva una vita piena e serena, affidatevi ad un esperto e chiedete aiuto, vedrete che saranno soddisfazioni!
Anna Randazzese
Educatore cinofilo