la paura dei botti a capodanno


La paura dei botti di capodanno

 

Presto è Capodanno e per i nostri amici animali si profila un periodo difficile dato che gli umani amano sparare petardi e quant’altro per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Perché gli animali, non solo cani e gatti, hanno paura dei botti di capodanno?Il fragore dei petardi? La ripetitività di questi scoppi? Il loro udito molto sensibile? Il non capire cosa sta succedendo? Partiamo dall’udito, giusto per comprendere alcuni aspetti fisiologici e etologici degli animali. E’ risaputo che l’udito, ovvero il senso che gli animali usano per la percezione dei rumori, è molto sensibile.
 Gli animali arrivano a percepire frequenze come quelle degli  ultrasuoni  che sono totalmente inudibili all’orecchio umano.  Il gatto è uno degli animali domestici con l’udito più fine, a seguire il cane e anche conigli, uccelli, equini, ovini , bovini ecc. Il motivo per cui gli animali sono terrorizzati con lo scoppio dei petardi è molto semplice. Per le loro orecchie il fragore dei petardi è amplificato rispetto a quello che sentiamo noi. Oltre al rumore assordante di questi scoppi che sono ripetuti, gli animali non comprendono cosa sta succedendo quindi il timore e l’ansia aumenta.  Il disagio che gli animali provano li induce in uno stato di panico totale che li spinge a fuggire senza meta, ferendosi e rischiando la vita.
Cosa fare con i nostri cani e gatti?
Se i botti di capodanno rappresentano un problema per il vostro animale, prima di tutto consiglio di tenerli in casa in modo che non possano fuggire ma al contrario possano trovare un luogo sicuro dove nascondersi.   Il mio secondo consiglio sarebbe di rimanere a casa con loro o se decidessimo di passare il capodanno a casa di amici dove non si fanno scoppiare petardi, potremmo portarli con noi. Noi siamo un punto di riferimento per i nostri animali e rimanere al loro fianco nelle difficoltà li aiuta a superarle meglio. Un’alternativa è invitare gli amici a casa nostra per festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. I cani andrebbero portati fuori per i bisogni serali nel momento in cui le persone sono impegnate con forchetta in mano e gambe sotto il tavolo, cioè il momento in cui non sparano petardi.  L’uscita deve essere brevissima (giusto il tempo dei bisogni) e fate attenzione a tenere il cane al guinzaglio anche se lo portate in aree recintate, dato che un attacco di panico potrebbe farlo scappare scavalcando recinzioni o ferendosi nel tentativo di fuggire.
Se l’uscita è andata bene , una volta rientrati a casa, quando iniziano gli spari, è bene non dare troppa importanza a ciò che sta succedendo fuori e potremmo alzare il volume della televisione o della radio così da coprire in parte il fragore dei botti e tentare di far giocare il nostro cane ma se è troppo ansioso, non giocherà. Alcune vecchie teorie cinofile consigliavano di ignorare il cane se mostrava paura al fine di non rinforzare la fobia. In realtà ignorare il cane è una punizione! Essere puniti per aver paura di qualcosa??  Non mi pare abbia una logica educativa!  Sono molti gli istruttori cinofili che hanno  abbandonato questa teoria, e io sono una di quelli, per seguire la strada di essere rassicuranti, presenti e pronti ad ascoltare il cane.  Se il nostro compagno a quattro zampe cerca la nostra protezione, sediamoci vicino a lui e avvolgiamolo in un abbraccio contenitivo, diversamente, se preferisce trovare un nascondiglio sicuro dove trovare riparo possiamo lasciarlo tranquillo oppure possiamo sederci vicino a lui parlandogli con tono dolce e calmo senza compatirlo. Vi assicuro, per esperienza personale, che funziona! Esistono delle tecniche di desensibilizzazione per aiutare i cani fobici verso i rumori forti ma vanno eseguite con un istruttore cinofilo competente e in un periodo dell’anno dove non vengono sparati petardi.  La desensibilizzazione consiste nel far ascoltare al cane un CD che riproduce suoni come fuochi d’artificio, scoppi di petardi, temporali e altri rumori, inizialmente a volume basso per poi aumentarlo gradualmente se il cane rimane tranquillo. Nel frattempo si fa giocare il cane così da associare il rumore a qualcosa di piacevole. 
Un’altra tecnica che funziona molto bene è il bendaggio del Tellington TTOUCH ® che nasce in USA e attraverso tocchi e movimenti circolari, posture, bendaggi e lavoro con guinzagli, si prefigge di aiutare i cani sotto l’aspetto fisico ed emotivo.   Il bendaggio consiste nel fasciare il cane con una benda elastica passando dal petto e incrociando la benda sul dorso del cane, si incrocia nuovamente la benda sotto il torace per poi fare un piccolo nodo di chiusura sulla groppa.  Questo tipo di bendaggio aiuta il cane ad essere più rilassato e meno ansioso. In alternativa esiste in commercio la Thunder Shirt che è una pettorina tipo maglietta che avvolge il cane e ha un effetto benefico sugli stati ansiosi. La principale raccomandazione è di non lasciare il cane da solo a casa! 
Buon fine anno senza petardi! 
a cura di
Loredana Salier- Centro di Pedagogia Cinofila e Sociale “La Zampa sul Cuore”
www.lazampasulcuore.it cell: 3289584259 – mail: lazampasucuore@gmail.com
  
  
     

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