Il Golden Retriever nasce in Inghilterra nella tenuta “Guisachan” in Scozia, come ausiliario nella caccia, più precisamente, è stato selezionato per il riporto di selvaggina e lavoro in acqua. Oltre ad essere un ottimo cane di famiglia e alle sue qualità venatorie, viene impiegato in diverse attività sociali, come ricerca di persone disperse, salvataggio nautico e Interventi assistiti con animali. È conosciuto come “la razza idonea alla pet therapy” ma in realtà, non esiste una razza idonea alla pet therapy ma esiste il cane idoneo agli Interventi Assistiti con Animali pet therapy, per le sue qualità individuali di qualunque razza esso sia.
Dolce ed affettuoso, il Golden è un cane sportivo (attenzione alle sollecitazioni articolari di un cane in crescita) che necessità di attività fisica e lunghe passeggiate, desideroso di vivere la famiglia a 360 gradi ed è un gran giocherellone fino a tarda età. Eterno Peter Pan!
Ha una memoria visiva molto sviluppata, grazie all’innata capacità di marking, dote necessaria per memorizzare la zona dove cade la selvaggina abbattuta, inoltre, sono cani dotati di un fiuto eccellente grazie alla selezione venatoria per la cerca del selvatico ucciso.
I Golden sono grandi amanti dell’acqua e nuotare è una delle attività che preferiscono.
Il loro aspetto è armonioso, attivo e potente, di forte costituzione e con l’espressione molto dolce. Sono cani dal temperamento gentile e amichevole, tendenzialmente sicuri di sé, sensibili, docili e intelligenti. La loro capacità di adattarsi a situazioni nuove e il tipico will to please ovvero “compiacere il compagno umano” insieme alla naturale predisposizione al lavoro, sono doti che ne fanno, oltre a un buon cane da compagnia, anche un ottimo “collega” di lavoro.
Naturalmente queste sono caratteristiche generiche della razza ma bisogna sempre tener presente che ogni cane è un individuo a sé, che lo rende un soggetto differente da altri Golden e di conseguenza anche nell’educazione bisogna considerare le caratteristiche individuali che rendono ogni Golden “unico”.
Per quanto riguarda l’educazione del cucciolo, è importante iniziare subito col piede giusto, partendo con utili indicazioni su come affrontare alcune fasi di crescita, le quali comportano una serie di problematiche per l’umano, legate alle fasi di sviluppo comportamentale, come ad esempio i bisogni in casa, i rosicchiamenti di mobili e le distruzioni di oggetti, lasciare il cane solo in casa, tirare al guinzaglio, la pubertà ecc.
Per iniziare vorrei spendere due parole sull’accoglienza del cucciolo in casa e su come affrontare il primo viaggio in auto.
Il primo viaggio in auto dall’allevamento a casa è spesso fonte di stress per il cucciolo dato che non vi è abituato. Potrebbe essere agitato, vomitare durante il percorso e questo potrebbe segnare il piccolo rifiutandosi in seguito di salire in macchina.
Sarebbe opportuno far salire il cucciolo in auto a motore spento e giocarci un po’, in seguito potete accendere il motore, sempre ad auto ferma e continuare a giocare con lui. Questo renderà piacevole il suo primo impatto con l’auto.
Il cucciolo dovrebbe stare sul sedile posteriore con qualcuno che possa controllarlo e durante il viaggio se il cucciolo desse segnali di disagio tipo sbadigliare o leccarsi il muso o ancora sbavare (segnale di nausea) è opportuno fare una pausa e comunque, se il viaggio verso casa dura più di mezz’ora è bene prevedere delle tappe intermedie.
Se per caso il cane è stato male durante il viaggio, nei giorni seguenti dovremmo procedere come descritto sopra, cioè farlo salire in auto a motore spento e giocarci, poi mettere in moto l’auto e continuare a giocare col cucciolo in modo da togliere l’associazione negativa tra auto e malessere fisico dovuto al primo viaggio. Nei giorni a seguire sarà possibile fare brevi spostamenti in auto per portare il cucciolo in un luogo divertente.
Quando il cucciolo entrerà nella nuova casa è importante permettergli di esplorare in serenità gli ambienti. I cani ottengono un sacco di informazioni attraverso l’olfatto, quindi esplorare il nuovo posto gli permetterà di ambientarsi più facilmente. Fatevi dare dall’allevatore un pezzo di stoffa o un panno che sarà stato a contatto con la madre e i fratellini nei giorni precedenti il vostro arrivo. L’odore nel panno consolerà il disagio del cucciolo dovuto al distacco e renderà più facile l’inserimento nella nuova famiglia umana.
Dopo che il cucciolo si sarà ambientato nella nuova casa, è bene abituarlo a stare da solo, inizialmente per qualche istante, aumentando gradualmente i tempi. È possibile cominciare passando da una stanza all’altra chiudendosi la porta dietro e lasciando il cucciolo fuori, magari impegnandolo con qualche gioco o qualcosa da rosicchiare.
Tempo e pazienza sono gli ingredienti giusti per costruire una buona relazione con il nostro compagno a quattro zampe.
Loredana Salier
Istruttore cinofilo, specializzata in etologia delle relazioni con gli animali
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