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18 Luglio 2016 alle 16:34 #2045Antonio GabelloneAmministratore del forum
[caption id="attachment_1999" align="alignnone" width="300"] Zac[/caption]
Ho conosciuto Zac nel 2001 che aveva già 3 anni, si perché prima di entrare a far parte del nucleo famigliare che ho costituito con la mia compagna lui stava con lei e la sua famiglia. Faccio un piccolo flashback da piccolo frequentavo i giardini pubblici della mia città e non potrò mai scordarmi che veniva spesso un signore con due cagnoloni dorati eleganti mansueti, mi colpirono per la loro tranquillità e per la loro bellezza, non mi chiesi mai che razza fossero anche perché non ero molto portato per i cani avevo un po’ paura. Quando conobbi Zac il primo pensiero, dopo anni che li avevo incontrati, andò a quei bellissimi cuccioloni che mi colpirono cosi tanto nella mia gioventù, lui seppe fare altrettanto. Mi ricordo la sua posa come mi vide cosi maestosa lo sguardo curioso e la pallina in bocca…la prima cosa che fece venne vicino a e mi lasciò la sua pallina da tennis ai piedi e mi chiese col suo sguardo di prenderla e tirargliela. Era un cucciolone molto vivace, non stava mai fermo sempre a perlustrare il giardino e quando voleva lui dovevi giocare con lui e tirargli all’infinito la pallina fino a quando il braccio non ti faceva male.
Una cosa che notai che aveva la lingua tagliata sui due lembi più esterni…da cucciolo era stato vittima di una processionaria. Aveva avuto da cucciolo anche una gastroenterite molto forte…forse già da qui si è vista la stoffa del campione…due cose molto gravi da cui ne era uscito a testa alta e con ancora più forza.
Zac non è stato mai un coccolone non cercava carezze, ma cercava un contatto visivo e la nostra presenza, da qui soprannominato l’ingegner Zac si perché la sua sovraintendenza ai lavori era d’obbligo, si metteva come un vecchietto dietro dietro ad ogni tuo movimento la tua ombra praticamente, durante un lavoro edile mentre posizionavo delle mattonelle di cemento nel giardino non appena ne posizionai una, si mise sopra per verificare che non dondolasse e se fosse della giusta durezza e freschezza…insomma collaudo passato, tant’è che l’ho dovuto spostare di peso per continuare a lavorare😂😂😂.
Il periodo più bello è stato proprio quando comprai casa e a distanza di un anno la mia compagna e Zac vennero a vivere con me. Da quel momento abbiamo vissuto Zac in un modo completamente diverso, comportamenti che non avvevamo mai notato prima (visto chei suoi primi 9 anni li aveva vissuti in giardino) e che ci facevano ridere. Dopo un paio di anni da quando abbiamo iniziato questa convivenza un giorno abituato a farmi trasportare durante le passeggiate, di punto in bianco l’ho visto lento nei movimenti e moscio. Lo portammo subito dal veterinario che constatò subito che aveva un problema alla prostata, ci prescrisse quindi di dargli fino a quando sarebbe vissuto ogni giorno una pasticchetta per contenere i problemi dovuti alla prostata. Un altra prova di forza e di spirito che il nostro guerriero ha vinto …dopo un po’ di giorni iniziò una graduale e lenta ripresa, cominciammo a renderci conto che Zac stava invecchiando. Il fatto di viverlo ogni giorno ce lo faceva vedere sempre come un cucciolone un po’ più sbiancato sul muso.
La vicinanza a pochi metri da noi di una coppia di Golden che avevano da poco avuto una cucciolata ci spinse a prendere la decisione di prendere una giovane compagnia per Zac …compagnia che prese il nome di Yuma. Siamo stati sempre convinti che quel piccolo batuffolo dispettoso che riuscì ad ingraziarsi la benevolenza di Zac dopo circa 15 giorni di forzata convivenza, abbia in un certo senso dato una spinta maggiore al nostro vecchiotto, si perché da qualche mese forse dovuto ad un problema di depressione e stress, aveva cominciato ad avere una insolita dermatite sul muso che gli aveva provocato alcune crosticine scure. Avevamo anche notato casualmente che quando la mattina andavamo via per lavoro, Zac iniziava ad ululare col suo vocione baritonale per un po’ di minuti. Il fatto che per anni prima, anche se aveva vissuto in un giardino all’esterno era stato sempre in compagnia di altri cani, adesso, invece, nonostante la nostra presenza più assidua durante alcune ore della giornata, non bastava, aveva bisogno di un motivo che lo rendesse un po’ più attivo. In questi ultimi 5 anni e mezzo ci siamo goduti il rapporto di questi due cani dorati diversi tra loro oltre che sessualmente anche caratterialmente che però interagivano a loro modo.A giugno dell’anno scorso purtroppo da un giorno all’altro Zac ha un tracollo repentino non mangia più e non riesce ad alzarsi, immediatamente lo portiamo dal veterinario che dopo diverse analisi ci da la triste notizia che Zac ha una forte insufficienza renale…i valori sono sconfortanti tanto da far dire al veterinario vista anche l’età del nostro cucciolone già oltre 16 anni di li a pochi mesi quasi 17, di prepararci al peggio visto che cani più giovani spesso hanno difficoltà a riprendersi. Per noi vederlo in questo stato non è ammissibile e chiediamo al veterinario quanto meno di provare una terapia per almeno una settimana per vedere se avevamo la possibilità di tentare una strada per non perderlo. Sapevamo di avere un guerriero con noi, ma non potevamo mai immaginare che lo sarebbe stato per così tanto tempo. Le lacrime di poterlo perdere in quei giorni vennero soppiantate da quella di gioia quando dopo una settimana di terapia i valori del cucciolone si erano abbassati…ma ancora non così tanto da fargli venire appetito e comunque ancora un po’ gravi per essere fuori pericolo. Ma di li a tre giorni a forza di flebo e farlo mangiare forzatamente per fargli riprendere le forze, le lacrime di gioia tornarono perché iniziò a prendere il cibo dalle nostre mani. Il nostro veterinario rimase sorpreso dai progressi che aveva raggiunto. In poche settimane eravamo riusciti a portarlo a valori quasi normali. Ma la strada era ancora lunga e tormentata. Le nostre passeggiate avevano subito una forte modifica poche centinaia di metri a volte anche meno, poiché la sua capacità di camminare era stata un po compromessa anche dall’artrosi che aveva alle zampe posteriori, l’affaticamento che provava ci costringeva a fare delle soste oppure a sorreggerlo per fargli continuare la passeggiata. All’inizio prenderlo in braccio per scendere o salire le scale di casa non gli andava proprio giù tentava sempre di muovere gli arti come per dirci “guardate che io so camminare” ma in fondo poi si è abituato tanto che si poggiava comodo col suo musone bianco sul mio braccio. Spesso durante la passeggiata a volte rimaneva a terra e non voleva proprio saperne di alzarsi e mi toccava prenderlo in braccio e attraversare tutto il parco di fronte casa per riportarlo per poi vederlo camminare da solo sul terrazzo per andare a bere o aspettare da mangiare. Sapevamo che le sue condizioni erano precarie ma ci piaceva pensare che fosse anche un po’ paraculo 😂😂😂.
Sono passati mesi da quando abbiamo smesso le flebo e abbiamo iniziato però solo le punture..i valori sempre stabili, ma le su condizioni fisiche sempre peggio, il non trattenersi la pipi e a volte anche la cacca, aveva condizionato i nostri impegni anche lavorativi ad organizzarci per lui. Chi ci vedeva da fuori, famiglie normali con prole ci guardava come se fossimo dei marziani, ma anche con una certa stima, qualcuno ci ha fatto anche i complimenti per quello che stavamo facendo. Io da parte mia l’ho trovata semplicemente un atto dovuto. Non è stato semplice è stato faticoso, ma è stato anche gratificante allo stesso tempo. I tempi erano fondamentali, cercare di rispettare le uscite per evitare che si facesse i bisogni addosso, anche se purtroppo in questo era imprevedibile, organizzare i metodi più veloci ed efficaci per lavarlo e asciugarlo in tempi brevi per poter poi riprendere la via del lavoro. In tutta questa tragicità, Zac è riuscito anche a farci sorridere quando tornavamo e trovavamo le Traversine spezzettate…quando c’era cibo interessante e tirava su le orecchie e ti guardava fisso e si leccava i baffi…quando si tratteneva la pallina per non farla prendere a Yuma. Il bello dei cani che anche da vecchietti rimangono dei cuccioloni.
Le sue condizioni da marzo agli inizi di aprile erano visibilmente aggravate a volte non riusciva a fare nemmeno 2 metri e allora lo lasciavo sul prato a godersi un po’ di fresco il tempo di far fare un giro a Yuma senza perderlo di vista, a volte quando invece riuscivamo ad arrivare qualche metro più in la ci facevamo il ritorno in braccio. Come detto le sue condizioni erano peggiorate, i bisogni non riusciva a contenerli e non tanto per noi ma quanto per la sua salute non sapevamo più che fare, abbiamo deciso quindi di prendere un appuntamento dal veterinario per farci illustrare la situazione. Il solo pensiero di una eutanasia era qualcosa di sconvolgente, ma anche in questo Zac forse ci ha letto nel pensiero, non so , la sera prima dell’agognato appuntamento ci ha voluto lasciare…abbiamo vissuto con lui gli ultimi respiri, è stato un guerriero fino alla fine e un buon insegnante di vita.Buon ponte Zac!
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