Il Golden è attivo anche come cane poliziotto, nella ricerca droga ed esplosivi. Negli USA ci sono molti Golden in polizia, ma anche in Italia, da alcuni anni le forze dell’ordine lo usano, anche se il labrador è arrivato prima.
Vi sottopongo un articolo tratto dal sito della polizia di stato sull’addestramento dei cani.
La responsabile del Centro allevamento e addestramento cani della polizia di Nettuno spiega che, oltre all’affetto per il conduttore, a motivare il cane durante l’addestramento è sempre il gioco. Fanno eccezione solo quelli antiesplosivo, per i quali la motivazione principale è il cibo. La reazione del cane a uno stimolo in attesa di una ricompensa è chiamata “condizionamento operante” ed è proprio questo a influenzarne il comportamento.
Antiesplosivo
In linea di massima il cane antiesplosivo non ha una grande stazza, ha un carattere molto pacato e non entra mai in competizione con gli altri cani. Deve poter mangiare cibo secco che, oltre ad essere la ricompensa alla sua attività, è anche l’unica forma di alimentazione che gli verrà somministrata.
I cani di gran fiuto e voracità sono quindi l’ideale per il servizio antiesplosivo. L’addestramento iniziale si basa sul gioco della ruota e serve per addestrare il cane alla discriminazione degli odori. Questo gioco funziona come una giostrina che gira, fissata sul terreno, i cui raggi hanno all’estremità dei contenitori con sostanze impregnate di odori cosiddetti “distrattori” come quello di pasta di acciughe, dentifricio, shampoo o cibo in genere. Questi odori considerati “negativi” vengono mescolati con quelli “positivi”: circa 20 sostanze base utilizzate per la preparazione di ordigni esplosivi. Con la combinazione di queste sostanze si possono creare fino a 19 mila ordigni.
Se il cane fiuta l’esplosivo mentre la ruota gira si siede, aspettando la ricompensa: le crocchette di cibo. È il segnale per il conduttore che qualcosa non va. Il cane viene alimentato durante l’addestramento con circa 100-120 razioni di croccantini al giorno che in termini tecnici si chiamano “ripetute” e sono elargite ad ogni ritrovamento. Il “condizionamento operante” in questo caso associa l’esplosivo con il cibo. La stessa prova viene ripetuta anche sul muro per abituare il cane a fiutare a diverse altezze. Questo metodo di addestramento è lo stesso utilizzato dall’agenzia governativa americana che si occupa di antiterrorismo, armi da fuoco ed esplosivi, l’Atf (Bureau of Alcohol, Tabacco, Firearms and Explosive). Tra le razze canine, il Labrador è considerato il “naso” per eccellenza per la sua capacità di fiutare gli esplosivi. Riesce a intercettarne infatti anche minime quantità nascoste nei posti più reconditi, è come avere sempre a portata di mano un sofisticato laboratorio portatile. Ed è per questo che gli agenti americani dell’Atf, che si occupano di scovare ordigni, hanno coniato lo slogan: “It’s time to call the Lab!” (è arrivato il momento di chiamare “the Lab”) dove “Lab” ha proprio il doppio senso di Labrador e laboratorio.
Prevenzione, tutela, ordine pubblico e polizia giudiziaria
Il cane impiegato nei servizi di polizia giudiziaria e ordine pubblico è ubbidiente al conduttore, ha una tempra molto forte e un carattere dominante. Inoltre deve essere giocherellone, ma è importante che sappia mantenere freddezza e distacco anche nelle situazioni più critiche, viste le tipologie di impiego. Sono cani con carattere dominante, forte e impavido. Sono impegnati nel controllo del territorio e in attività dove è importante mantenere sangue freddo e obbedienza al conduttore. Purtroppo il loro servizio in polizia è il meno duraturo, al massimo 8-9 anni, perché si svolge spesso tra la folla, al freddo, sotto la pioggia e in situazioni piuttosto critiche. Alcuni cani in servizio di ordine pubblico perdono l’udito per l’esplosione di bombe carta allo stadio o sviluppano fobie provocate da sassaiole nelle manifestazioni. I cani impegnati in servizi di polizia giudiziaria che spesso sono chiamati durante le operazioni di controllo del territorio a saltare nelle auto, possono avere problemi alle zampe posteriori.
Antidroga
Anche il cane antidroga è per natura giocherellone, ma deve avere un atteggiamento possessivo per conquistare la pallina o il fantoccio con il quale gioca. Alla base dell’addestramento dei cani che svolgono servizio antidroga c’è il gioco e l’odore viene associato al divertimento. A differenza del cane antiesplosivo che si siede quando fiuta qualche ordigno. Il cane antidroga, in presenza di sostanze stupefacenti, scava animosamente fino a scovarle, anche se sono nascoste nei posti più impensati, come serbatoi di benzina o assi di trasmissione dei Tir. L’imprinting è lo stesso dell’addestramento antiesplosivo e le sostanze stupefacenti usate per abituare il cane sono cinque: all’inizio hashish e marijuana, successivamente anche ecstasy, eroina e cocaina. La droga utilizzata in minimi quantitativi, viene chiusa in un sacchetto di tela fitta e poi inserita in una pallina o in un altro gioco per il cane. Questi giochini vengono nascosti nei posti più impensati come la carrozzeria e i sedili delle autovetture o i mobili, ma il cane farà del tutto per scovarli. La conquista della pallina ad ogni costo è per il cane un gioco, ma è anche il modo per rendere felice il suo conduttore. “Nessun cane sniffa o mangia queste sostanze”, ci tiene a precisare la dottoressa Giacobelli, “i cani si ammalerebbero e non possiamo permetterci di perdere la nostra linfa vitale. La salute del cane rimane sempre la priorità”.
Ricerca e soccorso pubblico
I cani per la ricerca e il soccorso pubblico sono abituati a camminare molto sui terreni più impervi e non devono avere una grossa stazza. Il cane per la ricerca di persone e per il soccorso pubblico viene addestrato annusando in aria e non a terra per individuare l’odore umano, riuscendo a discriminare tutte le altre particelle di odore che ci sono nel luogo della ricerca. Questa tecnica è chiamata del “cono d’odore”, perché il cane arriva ad annusare l’odore umano all’interno di un raggio in aria a forma di cono. Il cane deve essere molto motivato nella ricerca, perché lungo il percorso potrebbe essere distratto da altri odori come quello di cibo, funghi, frutti o l’odore di altri animali se, per esempio, si trova in un bosco. La determinazione è motivata dalla gratificazione del suo conduttore quando riesce nell’impresa. Il cane per la ricerca e il soccorso pubblico lavora molto d’istinto e in forte cooperazione con il conduttore. Le razze impegnate in questo servizio devono poter camminare per ore sui terreni più diversi come sulla sabbia, nei boschi o in mezzo alle macerie. I cani per questo motivo devono essere lasciati liberi e possono essere localizzati dal conduttore soltanto attraverso un campanellino che hanno attaccato al collo. Spesso nella ricerca di latitanti, di vittime di sequestri o di persone disperse o sepolte sotto neve o macerie, i cani possono essere anche calati a doppia corda con il conduttore nei dirupi o in luoghi difficilmente accessibili. La buona riuscita di queste imprese dipende molto dall’affiatamento della coppia. I cani impegnati nel soccorso pubblico non devono avere una grossa stazza, l’importante è che siano agili. Possono essere pastori tedeschi o Border collies, come il famoso Peter Pan di Genova che, insieme al suo conduttore Laura Bisio, è riuscito ultimamente a scovare due latitanti.